la colazione in marocco

la colazione in maroccoDolci risvegli in Marocco
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Realizzando il sogno della colazione infinita.
L’esperienza della colazione a Marrakech è stata mistica.
La dada Fatima dello spendido Riad El Arsat nel cuore della Medina, ci ha coccolato e viziato con colazioni succulente. Fedele alla tradizione marocchina, accurata, minuziosa e meticolosa, ha deliziato i nostri risvegli con colazioni degne di un sultano.
Il dada, ovvero il cuoco, è un’istituzione in Marocco. I dada custodiscono le arti e le tradizioni della cucina berbera. Dietro la porta della cucina di Fatima, ogni mattina magia e mistero tra i fornelli. Queste colazioni ne sono la prova. Piatti traboccanti, da consumarsi con calma e dedizione, ancora caldi, fragranti, con ingredienti locali freschissimi.
Lo straripante banchetto della colazione base prevede:
  • Caffé
  • Densa spremuta d’arancia
  • Frittelle Marocchine varie
  • Pane khubz
  • Croissant e paste francesi
  • Pastasfoglia varia
  • Burro
  • Miele di cactus
  • Marmellate varie
  • Ciambelle Marocchine varie
  • Biscotti
Le sante mani di Fatima, ogni mattina propongono varianti sul tema, dando più o meno spessore ad uno o due piatti, aggiungendo ed aggiungendo nuove forme colori e profumi. E non c’è sala, terrazza o giardino che tenga: nessun luogo del riad è troppo lontano per lei, dalla sua cucina i profumi si spandono, la porta si apre e partono ininterrottamente vassoi carichi di delizie.
Frittelle e ciambelle, strano a dirlo eh, hanno dominato la scena della colazione: un po’ per la ritualità del gesto di prendere e spalmare, ma soprattutto per la particolare bontà di nuovi gusti e consistenze, con un dolce richiamo al saporefrittelloso dell’infanzia.
Ci sono varie tipologie di frittelle marocchine, la più conosciuta è sicuramenteBeghrir:  un po’ spugnosa, simile all’omellette, si mangia cosparsa di miele o marmellata.

ingredienti

  • semola 350g
  • farina 125g
  • lievito 20 g
  • latte 1/2 l
  • acqua 1/2 l
  • uova 3
  • miele 4 cucchiai
  • burro 50g
  • sale
  • olio
Procedimento:
Sciogliere il lievito di birra e unirlo alla farina setacciata. In un pentolino scaldare l’acqua e il 1/2 litro di latte . Sbattere le uova e mescolarle con acqua e latte (del pentolino). Unire il tutto alla semola e mescolate bene. Incorporare il resto degli ingredienti, avvolgere in un panno e far riposare per mezz’ora. In una padella antiaderente friggere il composto come fossero crepes. In una’altra padella fondere il burro e il miele e caramellare le frittelle.
Le M’semmen invecetra la pastasfoglia e la crepe, sono assolutamente uno dei buoni motivi prendere e partire per Marrakech. Da mangiare ancora calde, cosparse di miele.

ingredienti

  • farina 1kg
  • acqua 2 bicchieri
  • sale
  • burro
  • miele e zucchero
procedimento:
Disponete la farina e un po’ di sale a fontanta, l’acqua poca per volta. Impastate energicamente per ottenere un composto omogeneo. Con le mani ben oliose, ricavate delle palline della dimensione di un mandarino. Col mattarello, stendete in modo da rendere la sfoglia circolare sottile.
In padella antiaderente, sciogliere il burro e dorate le sfoglie su entrmbi i lati; poi servitele calde cosparse di zucchero o miele.
Per quanto riguarda le ciambelle, forma e dimensione cambiamo, ma il sapore è sempre il solito, meraviglioso ed entusiasmante: dolce incanto di miele e fiori d’arancio. Le tipiche ciambelle si chiamano Sfenji.

ingredienti

  • farina 250g
  • semola fine 250g
  • lievito 10g
  • sale
  • olio
preparazione:
Sciogliere il lievito con un bicchiere di acqua tiepida. Mescolare la farina con la semola e sale, versare il lievito poco alla volta. Impastare energicamente per una mezz’ora, aggiungendo lentamente un bicchiere di acqua tiepida. La consistenza dell’impasto deve diventare elastica e molle. Coprire e lasciar riposare e lievitare  per un’ora. In una padella ricca d’olio friggere una quantità di pasta grande come un uovo (con un buco in mezzo! ), dorare su entrambi i lati. Servire caldo con zucchero e miele.
Un popolo che brama una colazione del genere…. è da amare e rispettare. Si è esaudito il mio desiderio della colazione infinita, giardino sala o terazza che sia.

…to be continued….

 23 20share26



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20 Commenti

  1. magullo scrive:
    Che dire?
    Sei una fonte inesauribile (e succulenta) di dolci e prelibatezze. Segno e ripropongo presto.
  2. Michele scrive:
    Non scrivo mai, pur seguendoti da tempo, ma stavolta non ho resistito, è più forte di me la voglia di farti i complimenti: obbrava!!! Le foto sono spettacolari e unite a come scrivi pare proprio di sentirlo il profumo di tali delizie! (vabbè poi mi sveglio e mi accorgo di essere in un ufficio seminterrato…)
  3. marco melillo scrive:
    dé, ma dei croissant alle mosche assassine la ricetta un l’hai mica messa!
    ricongratulaz. continui a fammi veni’ voglia di anda’ in marocco, nonostante sia sempre stato (e rimanga) nella mia mente un posto pucioso.
  4. VerA scrive:
    ma che sogno i tuoi viaggi… mi piacerebbe venire con te ;) e fare queste magnifiche colazioni :P
  5. Claudia scrive:
    Magullo, segna tutto perchè ne ho ancora un sacco di ricette marocchine da tirare fuori dal cappello!!!! siamo solo all’inizio!!!
    marco non sono mosche assassine!!!! Bensì API…. cioè capisci?? Le api…. hai presente quento deve essere libidinosa sta roba se le api fanno sciame? …mica mosche…tzé…. dici dovrei fare un ps e specificare sta storia?
    Cmq il marocco in un certo senso è pucioso, ma con stile :)
    vera: bello sarebbe! come la gita della scuola… un pulmino carico di…. foodblogger! eheheheheheh
    tutte armate di coltello forchetta e macchina fotografica che girano per l’europa….fichissimo!!!
  6. marco melillo scrive:
    mmm… api assassine…
    ma non scrocchiano un po’ quando le mordi? a me mici garba di più l’uvetta. comunque a guardar meglio la foto si vede che una cià le righine gialle.
  7. fra scrive:
    Sono quasi commossa! Mi sembra di sentire quel profumo da qui, carico di promesse di sole e tranquillità. Grazie per questo magico regalo
    Un bacio
    fra
  8. elga scrive:
    Leggre queste parole è una bellissima coccola per lo spirito prima i coricarmi, foto bellissime! Vado a nanna volentieri ora!
  9. lydia scrive:
    Molto interessante.
    Quindi in Marocco si fa anche la colazione dolce!
    Quest’estate sono stata in Siria e Giordania e la colazione era per lo più a base di pane, formaggi vari, olive, verdure. L’unica concessione dolce era la marmellata di albicocche
  10. Claudia scrive:
    Eh si cara lydia! In marocco una dolcissima colazione…. interessante anche un bel giro in Siria e Giordania!!!
    elga: cosa hai sognato poi??
    fra: troppobuona sei!!! grazie
    marco:guarda bene, scruta…. io non le ho toccate, ma la gente se le magna bella tranquilla…. mah !
  11. comidademama scrive:
    inizio a perdere i colpi, credevo di avere postato un commento!
    Anyway volevo dirti che è un bellissimo modo di scaldarsi le ossa, leggere i tuoi resoconti
  12. Claudia scrive:
    ….detto da te ha un suono ancora più dolce… sappilo!!!!!
    grazie cara!!!!!
  13. frenci scrive:
    da nuova lettrice voglio mnifestarti tutto il mio entusiasmo per il tuo blog che trovo assolutamente riduttivo definire “di cucina”… se anche non pubblicassi ricette basterebbero le tue immagini e le tue parole per farmi immergere totalmente nei luoghi e nelle situazioni da te vissuti… questo reportage su Marrakech per me è significato tornare indietro di più di vent’anni e ridare smalto ad un ricordo ormai sbiadito nel tempo… non è il caso di usare mezze parole: fantastico, grazie davvero
  14. Claudia scrive:
    oh mamma, frenci grazie mille!
    che piacere, è bello sapere che ho risvegliato qlc di assopito che avevi dentro :)
    Oh, ma marrakech fa così a tutti eh eh eh ?
    Sarà colpa del té alla menta?????
  15. tappano scrive:
    se anche salvatores ne è rimasto affascinato un motivo ci sarà :-)
    scatti e parole sempre di altissimo livello, sono anche stufo d dirti che 6 bravissima :-D
  16. Cathy scrive:
    io non parlo italiano!
    ma, ho letto la tua pagina con Google Translate. e, naturalmente, per le foto non ho bisogno di traduzione. sono assolutamente splendida! Mi piace come hai conquistato una sensazione molto misteriosa del Marocco.
  17. luis scrive:
    viaggiare e sperimentare le cucine del mondo e’ uno dei miei sogni, brava claudia.
    Oramai sono un tuo fan :D
    luis
  18. Claudia scrive:
    tappano, dici che è un caso che marrakech express sia uno dei miei film preferiti???
    “..ho mangiato male… ma proprio male male male…” :)
    Grazie mille anche se sei stufo :)
    Cathy: evviva Google Translate allora!!!
    luis: te prepara la polaroid !!!!
  19. isafragola scrive:
    Che bello… E’ il primo giro nel tuo sito e non sarà l’ultimo! Complimenti! Mi sono segnata la ricetta delle due crepes. Adoro soprattutto la Msemmen. La compravo anche qui a mi in un negozietto marocchino a cui gliele faceva una signora ed erano buonissime… Solo che poi ha chiuso e addio! Dalla tua riocetta sembrano molto facili da fare… Ma è proprio così? Proverò…
  20. babby scrive:
    sono stata due settimane fa a marrakech, una città meravigliosa nonostante il clima agitato degli utlimi tempi. Le crepes marocchine sono uno degli aspetti che mi è rimasto più impresso.
    Stavo proprio cercando la ricetta quando mi sono imbattuta in questo interessante articolo.
    Ho solo una perplessità: quelle che ho mangiato io assomigliano molto alla Beghrir, ma non penso fossero caramellate con burro e miele, avevano piuttosto un sapore quasi salato e ce le hanno servite con riccioli di burro e marmellata di arance. Sono le stesse?
    Perchè vorrei tanto provarle a casa.
    ciao

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